Il Parco
L’area del Parco Naturale Regionale del Gutturu Mannu si estende nel territorio di dieci Comuni della parte sud-occidentale della Sardegna: Pula, Villa San Pietro, Siliqua, Domus De Maria, Uta, Assemini, Santadi, Capoterra, Sarroch e Teulada.
Il Parco ha tre porte, situtate a:
• Santadi presso Pantaleo
• Pula presso Pixinamanna
• Uta presso Santa Lucia
Il nome del parco deriva etimologicamente da ‘’grande gola’’, il susseguirsi delle vette che lo compongono contribuiscono alla scelta del nome, altresì rappresenta una delle caratteristiche preponderanti dello stesso.
La Gola del Rio Is Cioffus è un canyon ricco di vegetazione selvaggia, costituito da pareti rossastre quasi verticali. Durante il periodo delle piogge la gola viene riempita d’acqua generando delle piscine naturali. I Faraglioni caratteristici di Punta Calamixi sono guglie di granito che ornano insieme a un fitto bosco la gola omonima nella foresta di Is Cannoneris.
Il Monte Is Caravius con i suoi 1116 m è il più alto del Parco. La sua vetta è interamente coperta dal bosco e il suo nome “is caravius” significa “i biancospini”.
Il Monte Lattias ha un aspetto caratteristico, perché è composto da una serie di guglie che formano una cresta lunga due chilometri. Deve il suo nome al fatto che in sardo campidanese lattia significa “lattuga”. Nei suoi canali si trovano gli ultimi lembi di foresta primaria.
Da Punta Sebera c’è un panorama mozzafiato: si può volgere lo sguardo dal golfo di Cagliari fino alla costa sud-ovest della Sardegna, scorgendo anche l’Isola di Sant’Antioco.
Nel Parco scorrono, inoltre, anche importanti corsi d’acqua e cascate.
Il Rio Gutturu Mannu, principale corso d’acqua del Parco, ha origine dalla confluenza di quattro rivi che nascono alle pendici delle montagne più alte.
La bellissima Cascata de Su Spistiddadroxiu è il risultato del salto nel vuoto tra rocce granitiche del Rio Fenugus. La fonte perenne di Mitza Fanebas garantiva in antichità l’acqua agli abitanti del villaggio nuragico Fanebas, le cui rovine oggi sono totalmente avvolte dal fitto bosco di lecci.